Che cos’è
Con l’esame in luce radente è possibile ottenere informazioni sullo stato di conservazione di un’opera, documentare lo stato del supporto in relazione alla sua planarità, osservare sollevamenti del colore e della preparazione, evidenziare la curvatura, le distorsioni e le congiunzioni nel caso dei pannelli che compongono i supporti lignei. L’osservazione dell’andamento della superficie in luce radente, inoltre, può portare al riconoscimento di ridipinture.
A cosa serve?
L’esame consiste nell’osservazione macroscopica di un’opera, la cui superficie è illuminata da un fascio di luce radente. Con luce radente si intende un fascio luminoso parallelo alla superficie o formante con questa un angolo molto ridotto. È necessario che questo fascio sia condensato da delle lenti e ben delimitato, in modo da aumentare il contrasto fra le zone illuminate e quelle che rimangono in ombra e da evitare diffusioni di luce che attenuerebbero l’effetto voluto. L’esame in luce radente è un’indagine semplice con la quale si può documentare lo stato di conservazione di un’opera, preliminarmente e in vista di future indagini diagnostiche.