Che cos’è
La magnetoscopica (MT) è una tecnica non distruttiva per localizzare difetti superficiali e sub-superficiali nei materiali ferromagnetici.
A cosa serve?
Il metodo magnetoscopico si basa sull’analisi delle variazioni nel campo magnetico che si verificano in presenza di difetti superficiali o sub-superficiali.
Con la verifica mediante MT quando l’oggetto da testare viene magnetizzato, le irregolarità che si trovano generalmente in senso trasversale al campo magnetico determinano una deviazione delle linee di flusso del campo magnetico stesso.
Se il difetto poi affiora in superficie, parte delle linee di flusso del campo magnetico vengono disperse oltre la superficie stessa.
Per l’individuazione del difetto viene irrorato superfici, attraverso soffietti, delle polveri ferromagnetiche colorate o fluorescenti.
Queste particelle si concentreranno allineandosi lungo le linee di flusso del campo magnetico, formando un “profilo” della discontinuità che generalmente ne indica la posizione, la dimensione, la forma e l’estensione.
Normative di riferimento
- UNI EN ISO 9934-1:2004 “Prove non distruttive – Magnetoscopia – Parte 1: Principi generali”;
- UNI EN ISO 9934-2:2006 “Prove non distruttive – Magnetoscopia – Parte 2: Mezzi di rilevazione”;
- UNI EN ISO 9934-3:2005 “Prove non distruttive – Magnetoscopia – Parte 3: Apparecchiature”;
- UNI EN 1290:2006 “Controllo non distruttivo delle saldature – Controllo magnetoscopico con particelle magnetiche delle saldature”;
- UNI EN 1290:2006 “Controllo non distruttivo delle saldature – Controllo magnetoscopico con particelle magnetiche delle saldature – Livelli di accettabilità”;
- ASME V art.7.