Che cos’è
Le prove chimiche applicate alle malte, ma estendibili anche ai campioni di calcestruzzo, consentono di determinare quantitativamente, in % (per cento di massa), la concentrazione dei principali componenti chimici della matrice da indagare. Si riporta di seguito, un diagramma riassuntivo che illustra la determinazione dei principali costituenti.
A cosa serve?
Prima di effettuare l’analisi chimica, il campione di malta, condotto in laboratorio, deve essere opportunamente preparato. La preparazione del campione da laboratorio, viene effettuata mediante un processo di frantumazione, di macinazione, al fine di renderlo in polvere, di omogeneizzazione e di conservazione al riparo da sostanze inquinanti, da fonti umide o di calore.
La determinazione di alcuni costituenti della malta richiede che il campione d’analisi venga decomposto e portato in soluzione. I metodi di decomposizione, atti allo scopo possono essere diversi. Per ogni singola determinazione, si rimanda alla norma UNI 11180:2006.
Normative di riferimento
- UNI 11189:2006 – Beni culturali – Malte storiche e da restauro – Metodi di prova per la caratterizzazione chimica di una malta – Analisi chimica;
- UNI 11176:2006 – Descrizione petrografica di una malta;
- UNI 11060:2003 Massa volumica – Porosità.